La SSA Progetto Sterpaia nasce nel 2013 con l’intento di impostare sul territorio pratiche agricole che migliorino la qualità del suolo, producendo e trasformando alimenti di alta qualità nutrizionale.
L’alleanza fra chi produce e chi consuma è fondamentale per garantire a tutti un futuro migliore. Tutelare la biodiversità non significa rinchiuderla nella teca di un museo: per noi, al contrario, questo è solo il primo passo per cambiare il passo a un’economia che livella, standardizza, spesso usa corruzione e violenza contro l’uomo e contro l’ambiente in cui vive.
Progetto Sterpaia, avvalendosi della collaborazione dell’Università degli Studi di Firenze, ha scelto di coltivare varietà tradizionali di grano (i cosiddetti grani antichi) attraverso colture biologiche per garantire ai propri clienti prodotti ad alta digeribilità contenenti glutine di bassa forza e ricchi di un’ampia varietà di proteine e vitamine di grande importanza per l’organismo umano.
Le farine ottenute da questi grani, grazie alla macinatura a pietra, mantengono integri fondamentali elementi quali il germe con i suoi oli insaturi garantendo così un alimento completo, nutriente e digeribile.
Hai mai riflettuto sul fatto che sempre più persone manifestano intolleranze al glutine al giorno d’oggi? Il motivo è da ricondurre alla modifica genetica che certe qualità di frumento hanno subito perché rendessero di più e che hanno provocato, in parallelo, l’aumento della loro percentuale di glutine.
Se si aggiunge che l’industria alimentare sottopone i grani a un processo di raffinazione che lo impoverisce drammaticamente di fibre, vitamine e sali minerali, il consumo regolare di farine provenienti da grani ad alta resa introdurrà nel nostro organismo una quantità eccessiva di glutine a fronte di una quantità insufficiente di nutrienti.
Il risultato è un abbassamento della soglia di tolleranza al glutine anche in persone non celiache. In Italia ne soffrono 3 milioni di persone, cioè il 5% della popolazione italiana (i celiaci sono 500mila) e questa stima è destinata ad aumentare se non cambiamo stile di alimentazione nei prossimi anni.
Escludendo la possibilità di eliminare per sempre cereali e farine dalla nostra dieta, l’unica soluzione è quella di tornare a una coltivazione e una lavorazione rispettose della natura e della salute del consumatore.
Noi di Progetto Sterpaia abbiamo unito le forze per far arrivare sempre più chiaro questo messaggio e desideriamo che sempre più agricoltori, artigiani e cittadini sensibili a questi temi si uniscano a noi. Il nostro progetto di filiera corta è arrivato alla fase finale con la realizzazione del mulino Le Pietre: adesso tutto è pronto, in Val di Cornia, per andare incontro a un futuro di natura e benessere.
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